Paprika o paprica: come usarla in cucina nel modo migliore?
Chi ama i sapori decisi e piccanti deve assolutamente avere nella propria collezione di spezie la paprica, meglio nota nella sua patria d’origine l’Ungheria come paprika e un po’ meno come pepe rosso, pimento o addirittura capsico.
Si perché è proprio dal Capsicum annuum, una delle cinque varietà di peperoni e peperoncini tropicali originari del Messico, che si ricava la preziosa polvere rossa.
Come si fa ad ottenere la paprica? Il procedimento è semplice!
Dopo la raccolta i peperoni vengono privati delle parti bianche e fibrose ed anche dei semi, dove si concentra il principio attivo che conferisce a questo ortaggio la caratteristica piccantezza (la capsaicina).
Pensate che in Ungheria questo procedimento viene vissuto con tanto entusiasmo da meritare una intera giornata di festa, l’8 settembre, e un vero e proprio rituale durante il quale le donne si abbigliano con vistosi costumi e intessono lunghe ghirlande di peperoni a decorare case e strade!
Dobbiamo ancora una volta ringraziare la scoperta dell’America se questo ortaggio dalle mille proprietà è arrivato in Europa e in particolare l’opera di due fratelli ungheresi che ebbero l’idea di essiccare la polpa dei peperoni e di commercializzarla in polvere.
Non a caso la cucina ungherese conserva ancora oggi il primato nella coltivazione e nell’utilizzo della paprica, tanto che basta citare un piatto tra tutti, il Gulash, per capire come un semplice spezzatino di manzo possa trasformarsi in una specialità senza uguali.
Paprika dolce o paprika forte?
La scelta sta a noi, ma ancor prima sta a monte nella fase di raccolta e di pulitura dei peperoni, ai quali se viene lasciata anche la placenta interna con i suoi semi in fase di macinatura ed essiccazione darà un gusto finale meno dolce ma non troppo piccante come comunemente si crede, fatta eccezione per la Eros paprika, il cui nome è già tutto un programma!
In cucina la paprica ha ormai oltrepassato i confini dell’Ungheria e in versione dolce, forte ed anche affumicata il suo utilizzo spazia dalla carne al pesce, passando per minestre, salse, formaggi e contorni, ai quali dona non solo gusto e colore, ma un vero e proprio concentrato di salute!
Sapete cosa contiene la paprika?
Pensate che il peperone contiene la principale fonte di vitamina C e la paprica che se ne ricava è un vero concentrato di carotenoidi, ha proprietà toniche e antisettiche, stimola la digestione e rinforza l’apparato circolatorio, senza contare che contiene tanti minerali come calcio, ferro, fosforo, potassio e magnesio, al punto che i Turchi la usavano come medicina!
Senza arrivare a tanto, vi suggerisco di impreziosire con qualche grammo di polvere rossa le vostre tisane invernali e alle signore più intraprendenti di applicare una mistura di paprica e rosa canina sui capelli per ottenere dei caldi riflessi rossi…
Ma siamo chef e non medici o parrucchieri, per cui passo in cucina e vi invito a curiosare tra le nostre ricette o comunque a sperimentare e ad osare aggiungendo una nota di rosso alle vostre pietanze quotidiane.
E se proprio non sapete da dove cominciare, che ne dite di provare questi stuzzicanti spiedini dalle leggere note speziate?
Sono sicura che le allegre grigliate estive vi sembreranno meno lontane…
Ah dimenticavo! Senza togliere il primato ai nostri amici ungheresi, anche noi la sappiamo lunga in fatto di gulasch, gustatevi la ricetta direttamente dal sito del nostro Chef SMT…