Gli Gnudi: una ricetta classica che non stanca mai.
C’è chi li chiama gnudi e chi semplicemente gnocchi, altri li chiamano gnocchi di ricotta e in certe parti d’Italia vengono chiamati Malfatti e chissà con quanti nomi sono chiamati e noi non lo sappiamo…
Sono una tipologia di gnocchi che concettualmente ricorda il ripieno dei ravioli ma senza pasta (da qui “gnudi” ossia “nudi”).
Deliziosi a brodo, asciutti, saltati con burro o gratinati al forno.
Io preparo i classici gnudi agli spinaci e ricotta ma, essendo un piatto contadino tipico toscano che si preparava con ciò che si aveva, ne esistono moltissime varianti tutte buone.
Potete dunque usare le bietole o le erbette di campo e aggiungere anche del pecorino, se vi piace!
Gli gnudi si prestano molto bene alle modifiche, vi mostro la mia ricetta di base che poi è la più classica.
Ingredienti:
500 g di spinaci freschi
300 g di ricotta
200 g di farina
100 g parmigiano grattugiato
1 uovo
sale
pepe
noce moscata

Come fare?
Cuocere gli spinaci a vapore o, in alternativa, in una casseruola con pochissima acqua.
Una volta cotti, strizzarli molto bene e tritarli.
Mettere adesso il trito di spinaci in una ciotola capiente.
Aggiungere la ricotta, l’uovo, la farina, il parmigiano e un pizzico di noce moscata.
Regolare di sale e di pepe se serve e mescolare con cura.
Non appena si otterrà un composto morbido ma malleabile, dividerlo in piccole quenelle (come piccole uova) e posizionarle su un piatto o un vassoio.
Quando si avranno composto tutti gli gnudi, farli bollire in abbondante acqua salata.
Condirli con burro fuso aromatizzato e formaggio di tipo grana.